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Nel mondo digitale in rapida evoluzione, gli influencer hanno acquisito sempre maggior rilievo nella nostra cultura e sul nostro modo di vivere. In questo contesto, una nuova figura emerge con forza: l’ecoinfluencer. Chi sono e cosa fanno? Scopriamolo insieme.

Chi è un Ecoinfluencer?

Un eco influencer mette al centro delle sue azioni la sostenibilità ambientale. Si concentra su temi come il riciclo, il riutilizzo, la riduzione dei rifiuti e la promozione di uno stile di vita eco-friendly. Più nello specifico, i green creator utilizzano i social media come strumento per promuovere un cambiamento positivo verso un futuro più sostenibile. Mirano principalmente a sensibilizzare il pubblico sulle questioni ambientali e a condividere informazioni, suggerimenti e soluzioni per ridurre il nostro carbon foot print.  Inoltre, promuovono marche e prodotti eco, incoraggiando i propri follower a fare scelte più responsabili.
Gli ecoinfluencer più famosi e seguiti sono: Bea Johnson, conosciuta per il suo stile di vita “Zero waste”; Lauren Singer fondatrice del blog “Trash is for tossers”; ed infine Greta Thunberg grande attivista per il cambiamento climatico, ispira molte persone a unirsi alla lotta per la sostenibilità.

Le migliori app per il riutilizzo: Wallapop, Vinted e Zalando

Alcune piattaforme si sono guadagnate un posto d’onore nel mondo dell’ecosostenibilità: Wallapop e Vinted sono due piattaforme di vendita online che consentono agli utenti di acquistare oggetti di seconda mano, promuovendo il riutilizzo e il riciclo di beni usati. In più, per garantire un’esperienza di shopping etica e responsabile, adottano sistemi di valutazione e feedback per mantenere alto il grado di sicurezza. La loro mission sostenibile si basa su diversi principi chiave:

  1. Economia circolare: per ridurre gli sprechi entrambe incoraggiano le persone a vendere, acquistare e scambiare beni usati invece che comprarne di nuovi;
  2. Allungamento del ciclo di vita: su queste piattaforme gli articoli usati possono trovare nuovi proprietari, prolungando il loro ciclo di vita e ritardando la loro distruzione;
  3. Riduzione dell’impatto ambientale: la produzione di nuovi beni comporta un impatto negativo sull’ambiente, sia per l’inutile e spropositato utilizzo di materie prime che per l’emissione di gas serra. Favorire l’acquisto di oggetti usati contribuisce a ridurre gli sprechi;
  4. Consumo consapevole: entrambe le app cercano di educare gli utenti sul consumo consapevole e sostenibile, focalizzandosi sull’impatto ambientale e sociale delle proprie scelte;
  5. Risparmio economico: con l’acquisto di prodotti second-hand, i consumatori risparmiano notevoli quantità di denaro.

Infine, anche colossi dell’e-commerce come Zalando stanno iniziando a dedicarsi all’ecosostenibilità. Quest’ultimo, rivenditore leader nel settore della moda online, ha lanciato la sezione “Pre-Owned” per incoraggiare il riutilizzo e l’acquisto di abiti di seconda mano. L’iniziativa mira ad educare i consumatori e ad estendere la vita dei capi d’abbigliamento, per poter ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda.

Influencer ed app eco-friendly per un futuro sostenibile

Gli ecoinfluencer emergono oramai come forza positiva nella lotta per un futuro più sostenibile. Attraverso la loro presenza online, sensibilizzano costantemente il pubblico sulle questioni ambientali, promuovendo iniziative eco-friendly. Inoltre, aziende di grande portata, come Wallapop, Zalando e Vinted stanno adottando misure concrete per ridurre gli sprechi e promuovere l’economia circolare. Se hai necessità di conoscere più nel dettaglio le caratteristiche e le particolarità di un ecoinfluencer segui il sito di Moviweb.it  e scopri qui tutti i nostri servizi. Contattaci al numero 3479228277 oppure scrivi a hello@moviweb.it.

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